Cosa sono le drusen maculari, quali le loro cause e come si curano.

Le drusen maculari sono dei piccoli depositi di materiale lipidico e proteico, simili a capocchie di spillo di color giallino, che si accumulano nel fondo oculare, precisamente tra la coroide (il tessuto posto sotto la retina riccamente ossigenato da una rete di capillari), e l’epitelio pigmentato retinico, lo strato di cellule che separa coroide e retina.

 

Visibili durante l’esame del fondo oculare con l’oftalmoscopio, le drusen maculari sono un sottoprodotto dell’invecchiamento oculare, ed è questa la ragione per cui vengono per lo più associate ad un aumentato rischio di sviluppare la degenerazione maculare senile (DMLE), la quale va a compromettere in modo potenzialmente irreversibile la visione centrale.

 

Ma per fortuna le drusen non sono tutte uguali, vediamo le differenze.

 

Drusen maculari: dure o molli?

Le drusen possono essere di due tipi:

  • Dure, di piccole dimensioni, non associate al rischio di DMLE. In molti casi la loro presenza è del tutto asintomatica e innocua, viene scoperta casualmente durante i controlli oculistici di routine e non ha ricadute negative sulla capacità visiva.
  • Molli e di dimensioni maggiori, associate al rischio di sviluppare la DMLE. Questo perché a causa del loro volume, e della tendenza ad aggregarsi, possono ostacolare la vista e danneggiare la retina.

 

Drusen maculari: cause e fattori di rischio

Non si sa esattamente perché ad un certo punto alcuni individui sviluppino le drusen maculari. Senza dubbio vi è una forte predisposizione genetica, ma fondamentalmente si tratta di un fenomeno riconducibile all’invecchiamento delle strutture oculari e all’incapacità di eliminare i detriti, ovvero gli scarti del metabolismo cellulare. Così questi residui, invece di riversarsi nel sangue, finiscono per accumularsi nell’area sottoretinica senza venire correttamente smaltiti.

 

Tra i fattori di rischio che aumentano le probabilità di sviluppare drusen maculari vi sono anche l’ipercolesterolemia e il fumo di sigaretta.

 

Sebbene nella stragrande maggioranza dei casi l’insorgenza di drusen avvenga dopo i 60 anni, esiste una rara condizione in cui le drusen compaiano in giovane età quale sintomo di una malattia ereditaria chiamata distrofia maculare della Carolina del Nord, che comporta la perdita della visione centrale.

 

Drusen maculari: come si curano?

Ad oggi non esiste un trattamento sicuro ed efficace in grado di far riassorbire le drusen oltre al supporto sistemico con nutraceutici o integratori alimentari di luteina, zeaxantina, minerali e vitamine. Il laser 2rt che alcuni oculisti purtroppo propongono è altamente sconsigliato perché ad oggi l’unico studio clinico eseguito ha portato a risultati incerti e potenzialmente dannosi.

 

Nell’immagine di copertina, l’angio-OCT mostra : a sinistra, manifestazione iniziale di DMLE neovascolare, caratterizzata dalla presenza di drusen di diametro intermedio (frecce gialle) e sollevamento dell’EPR (area in giallo). A destra, DMLE avanzata atrofica, con la presenza di drusen diffuse e confluenti (frecce azzurre), atrofia a carta geografica che si estende al centro della macula e atrofia coriocapillare. Fonte: Prof. Massimo Nicolò.

 

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