La complicanza più seria del diabete è l’edema maculare diabetico (EMD). Scopriamo cos’è, come prevenirlo e come trattarlo.

L’edema maculare diabetico (EMD) è una grave complicanza oculare che può colpire le persone che hanno un diabete non compensato correttamente o che non sanno di essere diabetiche. A causare questa malattia, infatti, è l’eccesso prolungato di zuccheri nel sangue (iperglicemia), quella condizione che appunto si verifica in chi si ammali di diabete senza rendersi conto di avere sviluppato la malattia, o in chi ne soffra da molti anni e non lo tenga perfettamente sotto controllo.

 

Cosa accade negli occhi di queste persone?

Accade che l’eccessiva concentrazione di glucosio nel sangue nel tempo danneggia i capillari della retina e della macula, che finiscono per diventare fragili e pian piano cominciano ad essudare, cioè a rilasciare liquidi, un po’ come un rubinetto che perde. Questi fluidi, che rappresentano la parte sierosa del sangue, non vengono riassorbiti ma con il passare dei mesi, o a volte degli anni, si raccolgono tra la retina e la macula, formando una sorta di cuscinetto. A quel punto l’edema produce una trazione sulla macula, comportando una compromissione della capacità di visione centrale.

L’edema maculare diabetico non è, quindi, una malattia acuta, ma progressiva. Per capirci meglio, l’EMD non arriva all’improvviso, ma dopo anni di iperglicemia mal controllata.

 

EMD: come riconoscere i sintomi

Quando la malattia è in fase avanzata, si manifesta con disturbi visivi quali:

 

  • Visione appannata, annebbiata. Le immagini appaiono sfocate e contornate di aloni
  • Immagini sempre meno brillanti, incapacità di riconoscere i colori
  • Sensazione costante di abbagliamento che aumenta nelle ore notturne, e che non scompare se si sbattono gli occhi o si strizzano per cercare di migliorare la nitidezza della visione
  • Immagini distorte, spezzate, incurvate o deformate
  • Comparsa di macchie scure e nel campo visivo
  • Visione centrale compromessa nei casi più gravi. Un esempio? Impossibile inserire la chiave nel buco della serratura

 

Questo è ciò che un EMD non diagnosticato può comportare. Ma la malattia è lenta, e insorge molto prima che i sintomi a livello visivo si manifestino. Per questo, può bastare un controllo periodico della vista per… salvare la vista!

 

EMD: diagnosi e cure

Tutte le persone che abbiano una diagnosi di diabete, che soffrano di diabete da anni, che abbiano scoperto tardivamente di essere diabetiche, dovrebbero sottoporsi ad una visita oculistica completa almeno una volta all’anno. Si tratta di un controllo di routine che però consente all’oftalmologo di poter osservare lo stato di salute della retina e della macula e, in caso di anomalia, procedere ad un esame specialistico ulteriore – l’OCT (tomografia a coerenza ottica) – a sua volta rapido e non invasivo.

 

In questo modo, senza disagi per il paziente e in modo tempestivo, si può arrivare alla diagnosi di retinopatia diabetica e di edema maculare diabetico e procedere alle terapie del caso. La soluzione è infatti rappresentata dall’iniezione di farmaci direttamente nell’occhio che, effettuata periodicamente, permette di riassorbire l’edema e ridurre l’infiammazione della zona retinica e maculare, ripristinando la capacità visiva.

 

Di EMD non si guarisce, è vero, ma se individuata per tempo questa malattia cronica può essere tenuta sotto controllo senza che il paziente arrivi a perdere la vista. L’EMD non curato, infatti, rappresenta una delle principali cause di cecità nel mondo.

 

Sei un paziente con maculopatia, un familiare o un caregiver e vuoi far sentire anche tu la tua voce? Vuoi vedere riconosciuti i tuoi diritti a ricevere una diagnosi in tempi certi e le cure migliori disponibili? Vuoi contribuire a promuovere la conoscenza e la ricerca in questo settore dell’oculistica? Unisciti al Comitato Macula, la prima Associazione senza fini di lucro costituita per dare voce ai pazienti con maculopatia.

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